Crisi climatica e data di non ritorno
Enegan: l'Energy Partner che agisce a favore del futuro della Terra
La Global Commission on the Economy and Climate sostiene che il 2030 sarà l’anno in cui il punto di non ritorno, ossia quel momento dopo il quale non sarà possibile fermare i cambiamenti climatici, sarà superato.
Anche l’Ipcc, l’ente intergovernativo delle Nazioni Unite che si occupa di studiare la salute della Terra, ha rilasciato dichiarazioni che vanno in questa direzione. A supportarle sono i dati, in particolare quelli del report pubblicato dall’ONU nel 2021 sul tema delle variazioni di temperatura e cambiamenti climatici.
Stando a questo report, la Terra rischia di rendere i cambiamenti climatici irreversibili. Il limite che renderebbe realtà questo scenario è l’innalzamento della temperatura media del pianeta di 1,5°C. Soglia che, anche secondo l’Ipcc, si raggiungerà nel 2030. A meno che non vengano prese reali contromisure per ridurre le emissioni di gas serra e (di conseguenza) contrastare il riscaldamento globale.
Conseguenze del cambiamento climatico: cosa potrebbe succedere dopo il 2030
Come evidenziato da numerosi report redatti negli ultimi anni, le attività umane che determinano emissioni di gas serra sono responsabili dell’aumento delle temperature terrestri. In particolare, tra il 1850 e il 1900 c’è stato un aumento di circa 1,1°C, ma la tendenza è in salita.
Si stima infatti che nel corso del prossimo ventennio la temperatura del globo raggiungerà (e probabilmente supererà) il limite fissato dall’Accordo di Parigi sul clima. Non solo: le previsioni sui cambiamenti climatici indicano, tra i peggiori scenari possibili, una produzione di CO2 doppia rispetto ai livelli attuali nel 2050. Con conseguenze a dir poco drastiche sulla natura e sul nostro stile di vita.
I grandi cambiamenti climatici che potrebbero verificarsi al raggiungimento della soglia di non ritorno sono quelli di uno scenario senza precedenti nella storia dell’uomo. E se di alcuni si stanno già manifestando le avvisaglie, altri potrebbero rendere irriconoscibile il profilo di molte città, anche in Europa. Basti pensare al continuo innalzamento del livello del mare, che potrebbe arrivare in un futuro non troppo remoto a sommergere intere aree urbane.
Nonostante in alcune zone del mondo le conseguenze della crisi climatica appaiano più evidenti, non ci sono aree meno soggette al cambiamento. L’intera superficie terrestre è influenzata da questi cambiamenti, che portano variazioni anche su precipitazioni, percentuali di umidità e venti.
Se davvero si arrivasse a superare la soglia di non ritorno nel 2030, i cambiamenti del clima sarebbero marcati, con stagioni sempre più calde e inverni brevi. Ipotizzando un riscaldamento globale di 2°C, in certi periodi dell’anno il calore potrebbe diventare un vero e proprio ostacolo per l’agricoltura, oltre che mettere a rischio la salute delle persone. Ci si attende anche un continuo scioglimento dei ghiacciai, con il conseguente innalzamento del livello del mare.
Come ridurre l’incidenza umana sui cambiamenti climatici
Le previsioni sui cambiamenti climatici sono allarmanti, ma c’è un lato positivo: siamo ancora in tempo per ostacolare questo processo. I cambiamenti del clima infatti si manifestano nel corso di decenni e l’attività umana ha, come evidenziato da molte ricerche, un effetto su di essi. Di conseguenza, una revisione delle abitudini dei consumatori e delle aziende può produrre effetti benefici sul clima, facendo rientrare l’allarme della crisi climatica.
Come invertire il senso di marcia? Il report 2021 dell’Ipcc parla chiaro: servono una rapida riduzione delle emissioni di CO2 e delle emissioni di gas serra. Per raggiungere una nuova stabilità climatica si dovrà lavorare anche su una limitazione di gas serra e inquinanti atmosferici.
Ma il tempo delle raccomandazioni è finito, per la salute del pianeta c’è bisogno di fatti. Per questa ragione Enegan non si limita a fornire energia. Ha scelto di essere un Energy Partner proprio con lo scopo di informare e far crescere le imprese nella consapevolezza di quello che sta succedendo al nostro pianeta. Non solo, offre loro gli strumenti per efficientare e rendere sostenibile la propria azienda.
C’è ancora tanta disinformazione; riuscire a informare, educare e sensibilizzare ci rende estremamente orgogliosi.
Il famoso “punto di non ritorno” è vicino, ma non così tanto da scoraggiarci e fermarci. Continueremo ogni giorno con voi e per voi il nostro impegno verso un futuro più sostenibile. Con la convinzione che se ognuno farà la propria parte fino in fondo non avremo rimpianti e aiuteremo il pianeta, ma soprattutto i suoi abitanti.
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